Francia Accolta La Domanda Di Liberazione Per Georges Abdallah

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Francia. Accolta la domanda di liberazione per Georges Abdallah
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Francia. Accolta la domanda di liberazione per Georges Abdallah

L'uomo, 73 anni, era in carcere dal 1984 per l'omicidio di un diplomatico statunitense a Parigi

La decisione presa dal tribunale di Parigi, ora il governo deve pronunciarsi

Dopo 39 anni di reclusione, il terrorista libanese Georges Abdallah ha ottenuto la libertà condizionale. Lo ha deciso il tribunale di Parigi, accogliendo la domanda di liberazione presentata dai suoi avvocati. La decisione è stata presa dopo una camera di consiglio durata 15 ore. Ora spetta al governo francese pronunciarsi sulla scarcerazione dell'uomo, 73 anni, condannato nel 1987 all'ergastolo per l'omicidio di un diplomatico statunitense a Parigi nel 1982 e per l'uccisione di un altro diplomatico israeliano e della guardia del corpo di quest'ultimo avvenute nel 1984.

Abdallah ha sempre negato le accuse, sostenendo di essere stato ingiustamente condannato e di essere stato vittima di una cospirazione politica. La sua liberazione è stata accolta con favore da molte organizzazioni per i diritti umani, che hanno chiesto il suo rilascio per motivi umanitari. Il governo francese, tuttavia, si è sempre opposto alla scarcerazione di Abdallah, sostenendo che rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale. Si prevede che il governo contesterà la decisione del tribunale e chiederà che Abdallah rimanga in carcere.

Chi è Georges Abdallah

Georges Ibrahim Abdallah è nato a Kobayat, in Libano, nel 1951. Si unì al Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP) nel 1970 e divenne presto uno dei suoi principali leader. Nel 1982, fu arrestato a Lione, in Francia, con l'accusa di complicità nell'omicidio di Yaacov Barsimantov, un diplomatico israeliano, e della sua guardia del corpo. Nel 1984, fu condannato all'ergastolo per l'omicidio di Charles Robert Ray, un diplomatico statunitense.

Abdallah ha sempre negato le accuse contro di lui, sostenendo di essere stato vittima di una cospirazione politica. Ha anche affermato di essere stato torturato mentre era in custodia francese. Nel 2013, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che la Francia aveva violato i diritti di Abdallah durante la sua detenzione. La Corte ha stabilito che Abdallah era stato tenuto in isolamento per lunghi periodi e che gli era stato negato l'accesso a un giusto processo.

La richiesta di liberazione

Nel 2019, gli avvocati di Abdallah hanno chiesto la sua liberazione sulla base della sua età e del suo stato di salute. Hanno anche sostenuto che Abdallah aveva rinunciato alla violenza e che non rappresentava più una minaccia per la sicurezza nazionale. Il tribunale di Parigi ha accolto la richiesta di liberazione, ma spetta ora al governo francese pronunciarsi sulla scarcerazione dell'uomo.

Il governo francese si è sempre opposto alla liberazione di Abdallah, sostenendo che rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale. Si prevede che il governo contesterà la decisione del tribunale e chiederà che Abdallah rimanga in carcere.

Reazioni alla decisione

La decisione del tribunale di Parigi di liberare Georges Abdallah è stata accolta con favore da molte organizzazioni per i diritti umani, che hanno chiesto il suo rilascio per motivi umanitari. Tuttavia, il governo francese si è sempre opposto alla liberazione di Abdallah, sostenendo che rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale.

È probabile che la decisione del tribunale venga contestata dal governo e che la questione venga decisa in ultima istanza dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.