Quali Regole Per Le Assemblee Le Societa Aspettano Ma La Politica Non Ha Deciso

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Quali regole per le assemblee le società aspettano ma la politica non ha deciso
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Quali regole per le assemblee le società aspettano ma la politica non ha deciso

Le richieste del mercato

Le società quotate in Borsa chiedono da tempo al legislatore di intervenire per semplificare e rendere più flessibili le regole che disciplinano lo svolgimento delle assemblee degli azionisti. Le attuali norme, infatti, sono considerate troppo rigide e poco adatte alle esigenze delle imprese, soprattutto alla luce delle nuove tecnologie che permettono di gestire in modo più efficiente e trasparente le riunioni dei soci.

In particolare, le società chiedono di poter svolgere le assemblee anche in modalità mista, cioè sia in presenza che da remoto, e di consentire il voto elettronico anche per le delibere più importanti, come quelle che riguardano l'approvazione del bilancio o la nomina degli amministratori.

Le proposte del governo

Il governo ha preso in considerazione le richieste del mercato e ha inserito nel decreto Milleproroghe una serie di disposizioni che vanno incontro alle esigenze delle società. In particolare, il decreto prevede che le assemblee possano essere svolte in modalità mista fino al 31 dicembre 2023, e che il voto elettronico possa essere utilizzato anche per le delibere più importanti.

In questo modo, le società avranno maggiore flessibilità nella gestione delle assemblee e potranno sfruttare le nuove tecnologie per rendere più efficienti e trasparenti le riunioni dei soci. Tuttavia, il decreto Milleproroghe è solo una soluzione temporanea, e le società chiedono al legislatore di intervenire in modo più strutturale per modificare in modo definitivo le regole che disciplinano le assemblee degli azionisti.

Le critiche dell'opposizione

L'opposizione ha criticato le disposizioni del decreto Milleproroghe, sostenendo che esse rischiano di compromettere la trasparenza e la democraticità delle assemblee degli azionisti. In particolare, l'opposizione teme che il voto elettronico possa essere utilizzato per manipolare i risultati delle votazioni o per escludere dal voto i piccoli azionisti.

Le società, invece, sostengono che il voto elettronico è uno strumento sicuro e trasparente che può contribuire a migliorare la partecipazione degli azionisti alle assemblee. Inoltre, le società sottolineano che il decreto Milleproroghe prevede una serie di garanzie per evitare che il voto elettronico possa essere utilizzato per fini illeciti.

Il dibattito in Parlamento

Il decreto Milleproroghe è attualmente in discussione in Parlamento, e non è ancora chiaro se le disposizioni sulle assemblee degli azionisti saranno approvate. L'opposizione ha annunciato che presenterà degli emendamenti per modificare le norme, mentre le società sperano che il governo mantenga le promesse e approvi le disposizioni così come sono state presentate.

Il dibattito in Parlamento sarà molto acceso, e non è escluso che le disposizioni sulle assemblee degli azionisti possano essere modificate o addirittura eliminate. Tuttavia, le società sperano che il legislatore tenga conto delle loro esigenze e approvi delle norme che rendano più flessibili e trasparenti le riunioni dei soci.

Conclusioni

Il dibattito sulle nuove regole per le assemblee degli azionisti è ancora in corso, e non è ancora chiaro quando e come sarà approvato il decreto Milleproroghe. Tuttavia, le società chiedono al legislatore di intervenire in modo strutturale per modificare le norme attuali, che sono considerate troppo rigide e poco adatte alle esigenze delle imprese. Le società sperano che il governo mantenga le promesse e approvi delle disposizioni che rendano più flessibili e trasparenti le riunioni dei soci.