Manovra, riammessi in Commissione gli emendamenti sul Tfr e sul salario minimo
Cosa prevedono gli emendamenti
Gli emendamenti sul Tfr e sul salario minimo sono stati riammessi in Commissione Bilancio della Camera. L'emendamento sul Tfr prevede la possibilità per i lavoratori di utilizzare il trattamento di fine rapporto per l'acquisto della prima casa, per la ristrutturazione o per i lavori di efficientamento energetico.
L'emendamento sul salario minimo prevede invece l'introduzione di un salario minimo orario di 9 euro lordi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2023. Il salario minimo si applicherebbe a tutti i lavoratori dipendenti, indipendentemente dal settore di attività o dal tipo di contratto.
Il dibattito in Commissione
Il dibattito in Commissione Bilancio sugli emendamenti sul Tfr e sul salario minimo si è aperto nella giornata di mercoledì 26 ottobre. I relatori dei diversi partiti hanno espresso posizioni contrastanti sugli emendamenti. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle si sono detti favorevoli, mentre Fratelli d'Italia e Lega si sono espressi contro.
Il Partito Democratico ha sottolineato l'importanza di introdurre un salario minimo per garantire una retribuzione dignitosa a tutti i lavoratori. Il Movimento 5 Stelle ha invece puntato l'attenzione sulla necessità di consentire ai lavoratori di utilizzare il Tfr per l'acquisto della prima casa.
Fratelli d'Italia e Lega hanno criticato gli emendamenti, sostenendo che potrebbero avere effetti negativi sul mercato del lavoro e sull'economia. Fratelli d'Italia ha in particolare sottolineato che l'introduzione di un salario minimo potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro, mentre la Lega ha sostenuto che l'emendamento sul Tfr potrebbe portare ad una diminuzione degli investimenti.
Le prossime tappe
Il dibattito sugli emendamenti sul Tfr e sul salario minimo proseguirà nella giornata di giovedì 27 ottobre. La Commissione Bilancio dovrà esaminare tutti gli emendamenti presentati e decidere quali approvare. Gli emendamenti approvati dalla Commissione saranno poi sottoposti al voto dell'Aula della Camera.
Se gli emendamenti saranno approvati anche dall'Aula della Camera, entreranno a far parte del testo finale della legge di bilancio. La legge di bilancio sarà poi sottoposta al voto del Senato e, se approvata, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023.